Parte I – Sez. I
Sono quelli che appartengono ad una famiglia italiana da almeno 100 anni e che sono raffigurati su monumenti, luoghi pubblici o libri antichi e la cui origine, il blasone e la storia sono certi.
In genere hanno diritto a questi stemmi i soli discendenti in linea maschile degli originari intestatari, tuttavia il diritto all’uso dello stemma, nel caso di discendenza per linea femminile o collaterale, sarà determinata in base alle leggi araldiche e nobiliari della casa sovrana concedente.
Fanno fede tutti i documenti genealogici che comprovano la discendenza dal Casato in questione: lo stemma originario non sarà modificato durante la registrazione.
Per ritenersi eredi araldici di stemmi noti bisogna che si alleghi un eventuale testamento, atto o contratto che abbia come oggetto l’ereditarietà dello stemma.
Sono ammessi anche gli stemmi di cittadini del Vaticano e di San Marino.
Gli stranieri che discendono dalla Casata intestataria dello stemma in questione saranno registrati in questa sezione solo se avranno lo stesso cognome della Casata stessa: gli altri stemmi saranno registrati nella Parte VI -Stemmi stranieri.
Costo registrazione: da Euro 100 in poi (a seconda dei documenti da valutare)
“..il diritto alle armi (ovvero agli stemmi) non è un privilegio di un qualche particolare gruppo della società e ognuno può assumere nuove armi per sè stesso o per la sua famiglia a meno che non sia considerato illegale nel suo paese”
Carl Alexander Von Volborth
Copyright©Registro Araldico Italiano 2024. Tutti i diritti riservati