Non esistendo in Italia un Ufficio Araldico per privati, c’è la necessità di dar vita a forme di tutela private dello stemma personale o, se vogliamo, di famiglia.
Il principale scopo del registro è di pubblicizzare e rendere noti gli stemmi delle famiglie italiane, in modo di facilitare la rapida identificazione di una casata, attraverso la rappresentazione grafica del suo cognome, della sua storia o delle sue gesta.
Purtroppo l’esistenza di questo registro non può evitare che più famiglie usino lo stesso stemma o emblema, o che alcune rubino letteralmente l’arma di una casata con stesso cognome, ma cerca di scoraggiare questa abitudine scorretta ed anti-storica e si adopera affinchè tutto ciò non succeda, consigliando gl’interessati ad adottare stemmi di famiglia ex novo ed unici.
Ove questo non sia possibile, e l’intestatario è consapevole del “furto araldico”, quando questo sia accertato, sulla registrazione sarà menzionato lo stato di fatto de quo.
Il RAI quindi è da considerare più uno specchio che “registra” la situazione araldica in Italia, che un’autorità che riconosce o concede titoli, onorificenze o stemmi.
Oltre agli stemmi di famiglia (sia italiani, che stranieri), il RAI si occupa di censire, registrare e promuovere anche gli emblemi ecclesiastici, quelli goliardici, quelli di enti, quelli commerciali, di proprietà, commemorativi e celebrativi e gli alberi genealogici; inoltre vengono elencati in apposita sezione gli emblemi concessi da autorità araldiche straniere o la cui spettanza sia stata acclarata da sentenze di ogni tipo.
Tra gli emblemi registrabili c’è lo stemma, ma anche badges, insegne, cimieri, rebus, motti, bandiere, stendardi, pennoni, gonfaloni, guidoni, ex libris, livree, sigilli ed alberi genealogici.
Il petizionario potrà allegare alla richiesta di registrazione anche uno statuto araldico o una scheda sulla famiglia. Anche se l’editore non entrerà nel merito circa la veridicità del contenuto della scheda autobiografica, si riserverà di modificare, correggere o eliminare le parti del testo che risultano inadatti nel contesto della registrazione.
Ai fini della registrazione degli stemmi familiari è richiesta una sola arma o insegna, tuttavia i petizionari sono liberi di aggiungere tutti gli altri simboli che distinguono la famiglia. Non esistendo più leggi che riguardino la regolamentazione della materia araldico-nobiliare, i cittadini italiani sono liberi di usare gli elementi esterni di uno stemma come credono. Infatti elmi, supporti, corone o lambrecchini possono essere usati anche come elementi decorativi di uno scudo o come “..fregio alle figure dello scudo” (Felice Tribolati, Grammatica Araldica, ed. Hoepli).
Lo Studio Araldico Pasquini registrerà lo stemma già in possesso del petizionario, o uno ex novo sul Registro Araldico Italiano, e quindi rilascerà un certificato che attesti tutti gli estremi della registrazione che verrà pubblicata sul sito.
Oltre ad essere un archivio il RAI è anche una pubblicazione cartacea e la I edizione è già disponibile sia sul sito dell’editore, che sugli altri stores: per maggiori informazioni visitate la seguente pagina: www.registroaraldicoitaliano.it/primaedizionerai
La registrazione dell’emblema sul RAI dà diritto ad uno sconto del 50% per la registrazione della scheda della propria casata sul sito delle Casate Italiane.
Titolare dello studio è Sebastiano Pasquini, perito in scienze antiche ed araldiche presso la Camera di Commercio di Chieti (CCIAA Chieti).
Si precisa che molte registrazioni non mostrano l’immagine dell’emblema registrato perchè non è stata concessa l’autorizzazione a pubblicarla, ma che compare lo stesso perchè ritenuto importante censirne almeno il blasone.
Un modulo interattivo e con immagini esplicative che vi aiuterà nella realizzazione del vostro stemma o emblema
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