Nozioni
Per araldica famigliare si intende l’araldica si intende l’araldica di famiglie sia gentilizie che borghesi, ma soprattutto di quelle regole relative a questa branca dell’araldica, che è la più importante.
In generale per le famiglie non si sono scudi particolari o particolari regole per la composizione dello stemma, tranne forse di evitare, se possibile, alcune partizioni come il partito o l’inquartato, perchè sono per lo più partizioni che si usano per rappresentare stemmi di famiglie imparentate.
Inoltre è da tenere presente che alcune pezze hanno ricoperto dei significati specifici nel corso della storia, ovvero:
– il capo è stato utilizzato per le concessioni dei sovrani o degli ordini cavallereschi;
– il cantone è stato utilizzato da Napoleone per l’araldica dei dignitari, in Inghilterra come marca di baronettaggio, oppure come privilegi araldici;
– lo scudetto è stato usato come arma di pretensione (sul tutto);
– il lambello, il bastone, il filetto e la bordura sono utilizzati come brisure per distinguere rami di un casato o i figli di un capofamiglia;
Ovviamente si possono utilizzare partizioni e pezze per disporre più elementi, ma la cosa migliore sarebbe lo scudo senza partizioni o con il minor numero di partizioni e pezze
CONCETTI E RIFERIMENTI
ELEMENTI ESTERNI
Si consiglia di inserire solo quegli elementi esterni veramente necessari. Per esempio se non si è in possesso di titoli nobiliari concessi da case regnanti o ereditati dai propri avi è meglio non utilizzare corone.
Se si è fregiati della distinta civiltà si può inserire il rispettivo elmo con 5 o 7 piume sopra l’elmo o il cimiero; altrimenti un elmo da borghese con 3 piume o un cimiero.
I supporti sono facoltativi, il motto consigliato, altre decorazioni facoltative, ma consigliabili solo se abbelliscono veramente lo stemma o sono appropriati.
ARME CONIUGALIS
L’Arma coniugalis o stemma matrimoniale è lo stemma che rappresenta gli stemmi di due coniugi.
La disposizione può avvenire in vari modi: entrambi dentro lo stesso scudo o accostati fra di loro, a seconda dei casi.
Lo stemma creato potrà quindi essere utilizzato sia sugli inviti per il matrimonio, che come stemma ufficiale della coppia, da apporre su inviti, carte intestate, buste da lettera, exlibris, sigilli, spille, anelli, timbri, piatti e bicchieri, mobili, argenteria, oggetti personali, etc
Visitate la pagina per saperene di più: https://www.registroaraldicoitaliano.it/armeconiugalis/
Anche se la repubblica non riconosce la nobiltà, l’araldica è tutelata come ogni altra forma di distinzione personale e familiare (De Cupis, “I diritti della personalità“, in Trattato di diritto civile e commerciale, diretto da Cicu e Messineo, Milano 1961, p. 169).
L’uso che si può fare dell’araldica è molteplice: una volta i nobili usavano gli stemmi sui loro scudi, sulle bandiere, sulle livree, nei sigilli e nella corrispondenza, oggi si può usare lo stemma all’incirca nello stesso modo, infatti oltre che nei modi già citati si può raffigurare lo stemma nei seguenti modi:
sugli inviti
su biglietti da visita, carte intestate, cartoline ed altro
su piatti e su posate
su anelli, gemelli, spille
su cravatte, ascot ed altri indumenti
su sigilli ed ex libris
su mobilia ed argenteria
come pitture murali ed incisioni (nella cappella di famiglia, all’esterno o all’interno di case e dimore)
su bandiere, vessilli, gonfaloni, guidoni, stendardi, gagliardetti, pennoni, pinsel,
su account digitali (whatsapp, facebook, linkedin, etc).
“..il diritto alle armi (ovvero agli stemmi) non è un privilegio di un qualche particolare gruppo della società e ognuno può assumere nuove armi per sè stesso o per la sua famiglia a meno che non sia considerato illegale nel suo paese”
Carl Alexander Von Volborth
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