Parte II – Sez. II
Note storico-biografiche: dalla scheda dello studio araldico nobiliare del conte Adriano Guelfi Camajani: "la casata risulta insignita di privilegio nobiliare ed ebbe stemma gentilizio".
Dalla scheda della 5/a edizione del Libro d’Oro della Famiglie Nobili e Notabili di Enzo Modulo Morosini: “la famiglia risulta sia Nobile e antica di origine abruzzese, di chiara ed avita virtù, propagatosi nel corso dei secoli legatati all'arma antica con raffigurazione di leone rampante di cui emerge l'importanza storico nobiliare che ebbe nel passato per le distinzioni e privilegi araldici conseguiti dai suoi precedenti." Il casato gode del trattamento di Don e Donna.
Attualmente essa è una distinta e nobile famiglia di imprenditori ed industriali. Attuale rappresentante di questa prestigiosa stirpe è il Conte della Daunia Don Carlo Mammarella, pennone dei Conti della Daunia, ex contea di Loritello, in precedenza contea di Larino e Teate, con il riconoscimento dato da un regio decreto della Real Casa Normanna d'Altavilla.
Don Carlo Mammarella è proprietario di Villa Eden e terreni ex tenuta podere le Cavalle posta nella Bandita Granducale. All'ingresso della Villa ritroviamo anche lo stemma nobiliare raffigurato nel mosaico. Tale arma che è presente anche negli intagli di alcuni mobili riporta la Croce Templare dei cavalieri di Dio. Il suo significato simbolico è eletti di Dio. Essa è accollata dalla consonante M che indica il cognome della Nobile famiglia e dalla consonante D che indica il territorio di provenienza della Daunia.
Il motto A Cruce Salus, "dalla croce la salvezza " esprime la devozione cavalleresca del Casato alla Santa Croce.
Si può osservare che sia la D di Daunia che lo smalto dello scudo hanno una colorazione d'oro per ricordare il grano che è sinonimo delle proprietà terriere, ricchezza ( oro ) delle famiglie nobili ed aristocratiche del meridione”.
“..il diritto alle armi (ovvero agli stemmi) non è un privilegio di un qualche particolare gruppo della società e ognuno può assumere nuove armi per sè stesso o per la sua famiglia a meno che non sia considerato illegale nel suo paese”
Carl Alexander Von Volborth
Copyright©Registro Araldico Italiano 2024. Tutti i diritti riservati